Al giorno d’oggi il movimento attivo e razionale è sempre più riconosciuto come attività preventiva (e coadiuvante nella terapia) di una lunga serie di patologie croniche e/o degenerative.
Lo è sicuramente se razionale, quindi se organizzato in modo appropriato da chi dispone delle competenze scientifiche necessarie a pianificare cosa, come, quanto fare ed in che sequenza farlo. Chi ha le basi necessarie (garantite da un titolo accademico) per cimentarsi in questo delicato lavoro, è il CHINESIOLOGO, ovvero il Dottore in Scienze Motorie (o Diplomato ISEF).
Ultimamente ho incontrato diverse persone che non vedevo da tempo, che alla classica domanda “come va il lavoro?” mi hanno risposto “ora insegno in palestra…” (pilates, allenamento funzionale, ginnastica posturale, ecc.) o “adesso faccio il personal trainer”.
Potrete immaginare il mio stupore nel sentire tale risposta da parte chi ha scelto di fare come lavoro (e di studiare) tutt’altro, visto che io ed i miei colleghi abbiamo scelto di intraprendere un percorso accademico preciso (ISEF o Scienze Motorie) per occuparci del movimento umano nel miglior modo possibile.
E’ doverosa, a questo punto, una distinzione tra tecnici sportivi e Chinesiologi. Sono d’accordo con quanti sostengono che i tecnici sportivi non debbano necessariamente essere Chinesiologi.
- Quando parliamo di Tecnici Sportivi (tecnico chinesiologo e operatore chinesiologico) stiamo parlando di persone con grande esperienza in una disciplina sportiva specifica, che trasmettono ad altri la tecnica a loro volta appresa. Queste persone contribuisco io stesso a formarle, perchè dispongano delle nozioni basilari per meglio utilizzare le proprie competenze tecniche. Se pur difficile, insegnano un gesto tecnico-sportivo, senza la pretesa di agire direttamente sul benessere della persona.
- Il Chinesiologo si occupa, oltre al punto di cui sopra, anche di tutti gli obiettivi che vanno oltre l’apprendimento di un gesto tecnico-sportivo, ovvero: il miglioramento della capacità di prestazione, il miglioramento dello stato di benessere e di salute, la riatletizzazione e la rieducazione. E’ perciò doveroso che chi propone tali obiettivi, anche nell’ambito di una disciplina sportiva, possa garantire le competenze necessarie, acquisite mediante il percorso di studi appropriato.
Attenzione! Per quanti vogliano fare il lavoro del Chinesiologo senza affrontarne il percorso accademico, non valgano le seguenti scuse: “il piano di studi non mi piace” o “io lo faccio solo per arrotondare, la sera”, in quanto sono utili esclusivamente a dare la misura dell’impegno e della professionalità che ci volete mettere.
Mi spiego meglio.
Non farò l’Ingegnere se non voglio studiare l’analisi matematica, perchè, se è vero che probabilmente non mi servirà mai all’atto pratico, avrà comunque formato la mia mente ad una metodologia precisa di ragionamento.
E’ indispensabile aver investito centinaia di ore su testi accademici ed altrettante nella parte pratica di discipline formative, per garantire di essere professionali prima ancora che professionisti.
Una mente formata ad essere flessibile in un ambito specifico è quello che ci vuole in qualunque professione, in questo caso le attività motorie.
Affidatevi a chi possa garantirvi di avere affrontato un percorso accademico preciso e adatto allo scopo, o a chi ha come superiore diretto e supervisore un Direttore Tecnico Dottore in Scienze Motorie.
In particolare se volete praticare allenamento funzionale, preparazione atletica, ginnastica posturale, pilates, tonificazione, riatletizzazione, o qualsiasi altra disciplina motoria abbia come obbiettivo quello di migliorare performance e/o salute, affidatevi ad una struttura in cui operino o siano Direttori Tecnici dei colleghi Laureati in Scienze Motorie o Diplomati ISEF.
Il Parlamento sta vagliando la possibilità di rendere obbligatoria la figura del Direttore Tecnico Chinesiologo per ogni tipologia di centro si occupi di attività motoria. Finalmente, aggiungerei, verrà forse colmata l’indecorosa lacuna che permette a chiunque di esercitare una professione per la quale è stato definito un percorso accademico preciso.
Purtroppo la regolamentazione della professione del Chinesiologo è tanto chiara quanto confusa. Alla definizione del ruolo del Chinesiologo si affiancano quelle del Tecnico Chinesiologo e dell’Operatore Chinesiologico (entrambi non laureati). Pertanto, se volete conoscere il percorso accademico di chi dirige e pianifica le attività, chiedete se è Laureato in SM.
Per quanto il titolo non sia sempre in diretta relazione con il “saper fare” e “saper insegnare” è comunque la garanzia che vi seguirà qualcuno che ha un riferimento chiaro riguardo a qualsiasi modifica da attuare al piano di lavoro previsto. Spesso è infatti necessario adeguare o sostituire alcune attività per un soggetto con particolari esigenze o limitazioni e solo chi ha affrontato un percorso impegnativo e completo che spazia dalle materie umanistiche a quelle medico-scientifiche, sarà in grado di offrirvi un approccio completo e pienamente soddisfacente.
Dott. Luigi Soprano
Direttore Tecnico asd Arma Vis
È vero nel mondo del fitness tanti si improvvisano istruttori con corsi che durano alcuni giorni senza avere preparazione di tale disciplina
Io ritengo che il pezzo di carta serva solo se dietro c’è un lavoro di anni in tale disciplina con un relativo studio