I certificati sono importanti.
Fughiamo subito ogni dubbio: i maestri che ti dicono di non aver bisogno di mostrarti i propri certificati… non ne hanno.
“I certificati sono solo pezzi di carta”… ha ragione solo in parte chi lo sostiene. In Italia, tolti i Laureati in Scienze Motorie, può insegnare in associazioni e società sportive solo chi è in possesso di un certificato riconosciuto da un ente. Quindi, già stiamo parlando di un pezzo di carta che permette di “operare” nella propria disciplina (e non è poco!).
Al di là della questine burocratica delle certificazioni degli enti, ogni certificato è manifestazione di un percorso fatto, di un processo terminato, di competenze acquisite, di impegno profuso, di risorse investite. Vi sono certificazioni di valore diverso, certo, ma in ogni ambito si sa bene quali certificazioni siano “acquistabili” e quali siano invece “conquistabili” (con l’impegno). I certificati ti permettono, qualora tu voglia sceglierti un Maestro, di capire con chi questi abbia studiato. Non è per mera ostentazione che andrebbero mostrati, ma per far comprendere il percorso fatto agli aspiranti allievi.
Ti fideresti di un medico che ti dicesse di non aver bisogno di mostrarti la sua Laurea in Medicina?
Il concetto è lo stesso. Il certificato non ti potrà garantire la bravura dell’insegnante, ma potrà garantirti che un percorso è stato fatto. E, se i certificati sono molti, i sacrifici (economici, mentali, fisici) fatti per ottenerli sono stati sicuramente importanti; questo impegno può indicarti la volontà di eccellere in quel settore ed è certamente da considerare nella scelta di un insegnante (di qualunque disciplina si parli).
A mio avviso, oggigiorno, sarebbe meglio se i percorsi tecnici fossero affiancati da percorsi accademici. Trattando nelle specifico di attività motorie e marziali, tali titoli dovrebbero preferibilmente essere nell’ambito delle Scienze Motorie, ma conosco ottimi Maestri che hanno affrontato percorsi accademici diversi, anzi, alcuni dei miei migliori Maestri non hanno nemmeno avuto la possibilità di affrontare percorsi di studio superiori, ma sono sicuro che, se l’età glielo permettesse, oggi lo farebbero. Di certo so che ne avrebbero le capacità.
Perchè il percorso accademico può essere importante nell’insegnamento motorio/marziale?
Semplice. Una persona abituata a mettersi alla prova, dimostrando di aver acquisito competenze, attraverso il superamento di decine di esami (con gli stress che essi comportano), ha una mente temprata, flessibile, organizzata, disciplinata. A maggior ragione, competenze molte specifiche nell’ambito delle Scienze Motorie offrono il vantaggio di saper accelerare il percorso di apprendimento/allenamento dei propri allievi. Proprio questo è il compito di un buon Maestro/Coach/Insegnante: aiutare i propri allievi a diventare migliori di lui/lei, in un tempo minore a quello da lui/lei impiegato. Deve essere un acceleratore dell’apprendimento e le competenze sono fondamentali in questo processo.
Pensa a questa frase che mi è stata citata ultimamente (e che per me è molto significativa): “Tendiamo a divenire la media delle cinque persone che frequentiamo di più”. Sta a noi scegliere di chi circondarci e definire chi diveniamo. Le certificazioni ci possono aiutare in questa scelta, in alcuni casi.
Tu come potresti riconoscere un buon Maestro/Coach/Insegnante senza conoscere le sue certificazioni?
Autore: Luigi Soprano